Taluni credono di avere una concezione del mondo,
ma hanno soltanto un’idea fissa,
nel migliore dei casi un pregiudizio,
sia esso politico o religioso – in breve proprio ciò che esclude una concezione del mondo.Arthur Schnitzler
Il 15 maggio, nel 1862, nasceva Arthur Schnitzler, scrittore, drammaturgo e medico austriaco, noto per aver messo a punto un artificio narrativo conosciuto come “monologo interiore”.
Una delle opere più note di Arthur Schnitzler è “Doppio sogno” (1926), a cui si sono ispirati in molti. L’opera più celebre è certamente il film “Eyes Wide Shut” (1999) di Stanley Kubrick. Doppio Sogno si inserisce nell’estetica del decadentismo viennese di inizio secolo XX; racconta la crisi di coppia che colpisce una giovane coppia borghese nella Vienna degli anni venti, il medico Fridolin e la moglie Albertine; sarà quest’ultima a compiere, tramite il sogno che rappresenta il climax della storia, una sorta di viaggio liberatorio negli abissi della coscienza. La crisi della coppia borghese, con l’incomunicabilità del matrimonio che turba l’equilibrio uomo/donna, per Schnitzler è emblematica della crisi dell’individuo di fronte alla realtà dell’esistenza. Il concetto al quale Doppio sogno fa riferimento non è tratto dalla teoria psicoanalitica, è anzi un conio dell’autore: si tratta del «medioconscio»
Per approfondimenti: biografieonline.it; Wikipedia
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