Tutte le cose, anche le meno interessanti o le più brutte, hanno un lato piacevole; bisogna solo volerlo vedere…
Hermann Hesse
Oggi ricordiamo l’autore del famoso romanzo indiano “Siddharta”, Hermann Hesse
Hermann Hesse nasce il 2 luglio 1877 a Calw, in Germania. I suoi genitori, Johannes e Marie, avevano svolto un lavoro missionario in India e ci si aspettava che esortassero il figlio a frequentare il seminario teologico di Maulbronn. Ma, come in seguito asserì Hesse, non possedeva un contegno compatibile con un sistema educativo rigido e spesso opprimente, essendo consapevole fin dalla preadolescenza di amare la poesia. Dopo aver completato la scuola nel 1893, Hesse trova lavoro in un negozio di libri, un negozio di antiquariato e una fabbrica di orologi per torri mentre si concentra sulla pubblicazione delle sue poesie e sulla scrittura di prosa.
Nel 1904, Hesse pubblica il suo romanzo d’esordio, Peter Camenzind, che gli vale grandi consensi e gli permette di perseguire la sua carriera di scrittore. Scrive l’anno successivo un altro lavoro, “Beneath the Wheel”, che racconta la storia di un giovane accademico che è messo a riposo dal rigore del dovere fino a quando non trova la sua libertà. La produzione letteraria di Hesse nei decenni successivi continuerà a esplorare il conflitto duraturo dei dettami sociali contro la beatitudine personale.
Lo stesso anno della pubblicazione di “Peter Camenzind”, Hesse sposa Maria Bernoulli, con la quale ha poi tre figli. Vivendo con la sua famiglia in un ambiente più rurale, Hesse sviluppa un interesse per la religione orientale e continua a pubblicare novelle e racconti, oltre a romanzi come “Gertrud” del 1910. In mezzo alle crisi familiari, Hesse protesta contro i combattimenti tedeschi durante la prima guerra mondiale, dichiarando poi le sue posizioni pacifiste. Agli inizi degli anni ’20 gli viene concessa la cittadinanza svizzera ritirandosi nel Canton Ticino, lasciando i figli affidati ad amici, a seguito del ricovero della moglie in una clinica per malattie mentali.
Nel decennio successivo, Hesse continua a pubblicare romanzi, guadagnandosi consensi con “Siddhartha” (1922), ambientato in India durante il periodo del Buddha e riflettendo i viaggi dell’autore. Nel 1927 pubblica “Steppenwolf”, mentre nel 1930 il romanzo “Narciso e Goldmund”, un lavoro metaforico incentrato sulla sensibilità contrastante di un insegnante e del suo allievo. Hesse impiega più di un decennio a completare il suo romanzo successivo, il più lungo, “The Glass Bead Game”, alias “Magister Ludi”, che viene pubblicato nel 1943 e che affronta i contorni di una società utopica.
Hesse viene insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1946 per il suo lavoro, nonostante la sua salute gli impedisse di recarsi a Stoccolma per partecipare alla cerimonia. Muore il 9 agosto 1962 a Montagnola, in Svizzera.
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