Esiste un curioso paradosso:
quando mi accetto così come sono,
allora posso cambiare.Carl Ransom Rogers
Ricordiamo lo psicologo americano Carl Rogers, padre dell’approccio centrato sulla persona.
Carl Ransom Rogers nasce a Oak Park, un sobborgo di Chicago (Illinois, Stati Uniti), nel 1902 da una numerosa famiglia benestante di rigida osservanza fondamentalista. La visione del mondo, i principi familiari e lo stile di vita influenzano gli interessi teologici del giovane Rogers. Nel 1914 la famiglia di Rogers abbandona la città per trasferirsi in una fattoria e dedicarsi all’agricoltura e all’allevamento. Da qui il suo interesse prima per l’agricoltura scientifica poi per la scienza in generale e l’iscrizione all’Università di Wisconsin per studiare agraria, studi che poi abbandona per dedicarsi alla teologia e alla religione. Nel 1922 soggiorna per 6 mesi in Cina in occasione di una Conferenza Internazionale Cristiana dove ha modo di notare le differenze tra la cultura occidentale e quella orientale e chiarire a se stesso in modo critico molte scelte della sua vita. Rientrato negli Stati Uniti svolge un internato presso l’Institute for Child Guidance di New York, di impostazione psicoanalitica, e consegue il dottorato in psicologia clinica alla Columbia University, studiando con W. Kilpatrik, a sua volta allievo del filosofo pragmatista J. Dewey. Nel 1924 per volontà della famiglia si sposa e ha due figli, mentre tra il 1928 e il 1939 lavora presso il Child Study Department di Rochester partecipando attivamente a progetti volti alla prevenzione della crudeltà sui bambini. In questo contesto e su incarico dei Tribunali, si dedica quindi al lavoro clinico centrato sulla diagnosi e la rieducazione dei soggetti con comportamenti delinquenziali e con ritardo mentale. Stimolato e attratto sia dalla corrente europea dell’esistenzialismo dalle teorie di Otto Rank, considerato il precursore della “Terapia Centrata sul Cliente”, Rogers riconosce la sua pratica analitica come “una terapia relazionale“. Nel 1939 grazie alla pubblicazione del suo primo libro, The Clinical Treatment of the Problem Child, Rogers ottiene una cattedra di psicologia clinica presso l’Università dell’Ohio e poi a quella di Chicago. In quegli anni approfondisce la riflessione sulla relazione terapeutica che diverrà materiale didattico nell’ambito dei suoi corsi universitari e che troverà sbocco in quell’opera che getta le basi della sua client-centerd therapy e del movimento di psicologia umanistica. Nel 1944 si trasferisce a Chicago apre il primo counseling center, dove svolge ricerca clinica e applica la sua modalità di “terapia non direttiva” da cui scaturisce il suo lavoro principale del 1951, Client-centered Therapy.
Presidente dell’American Psychological Association (APA) nel 1947 e di The American Academy of Psychoterapists (AAP) nel 1952, Rogers presso l’università del Wisconsin consegue la cattedra di Psicologia e Psichiatria. Carl Rogers, fondatore della “Terapia Centrata sul Cliente” e della pedagogia non direttiva, è stato definito ’lo psicologo più influente d’America’ e considerato uno dei maggiori esponenti della Psicologia Umanistica. L’Approccio Rogersiano (Centrato sulla Persona) rappresenta oggi uno dei aspetti più significativi nelle teorie della personalità e nella pratica clinica ed educativa dell’orientamento fenomenologico ed esistenziale.
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