Cavallo Smarrito, Cavallo Ritrovato:
Una Lezione sulla Saggia Imparzialità della Vita
Mi è tornata in mente una nota “storiella” che illustra l’importanza di evitare giudizi affrettati e di mantenere un atteggiamento imparziale di fronte agli eventi, poiché il significato delle situazioni può rivelarsi diverso da quello che può apparire inizialmente. Questa storiella segue uno stile narrativo spesso associato a parabole o racconti “zen”. Tuttavia, non è collegata ad un autore specifico o ad un filone particolare. Racconti di questo tipo, che veicolano insegnamenti morali o filosofici attraverso narrazioni brevi e suggestive, sono comuni in molte tradizioni culturali e religiose. Nel contesto “zen”, ad esempio, storie simili, chiamate “koan”, vengono utilizzate come strumenti per stimolare la mente e guidare gli studenti verso una comprensione più profonda della realtà. Questa storiella, in particolare, è stata creata per illustrare il tema dell’imparzialità nei giudizi e può essere adattata o reinterpretata in vari modi in base al contesto o all’obiettivo specifico.
C’era una volta un vecchio saggio che viveva in un piccolo villaggio. Un giorno, il suo unico cavallo scappò nel bosco circostante. I vicini, vedendo la sfortuna del vecchio, accorsero a confortarlo, dicendo: “Che sfortuna! Hai perso il tuo unico cavallo!”
l vecchio, con serenità, rispose: “Chi sa cosa è sfortuna e cosa è fortuna?”
Qualche giorno dopo, il cavallo ritornò dal bosco, accompagnato da una dozzina di cavalli selvatici. I vicini, vedendo la fortuna del vecchio, corsero da lui, esclamando: “Che fortuna! Ora hai un branco di cavalli!”
Il vecchio, con calma, rispose: “Chi sa cosa è fortuna e cosa è sfortuna?”
Il figlio del vecchio iniziò ad addestrare i nuovi cavalli, ma durante una delle sessioni, cadde e si ruppe una gamba. Ancora una volta, i vicini si affrettarono a confortare il vecchio, dichiarando: “Che sfortuna! Tuo figlio si è infortunato!”
Il vecchio, senza perdere la sua serenità, disse: “Chi sa cosa è sfortuna e cosa è fortuna?”
Poco tempo dopo, una guerra scoppiò nel paese e tutti i giovani validi furono reclutati, eccetto il figlio del vecchio a causa della sua gamba rotta. I vicini, rendendosi conto dell’importanza di essere imparziali nei giudizi, dissero al vecchio: “Che fortuna tuo figlio non è stato arruolato!”
Il vecchio sorrise e concluse: “Chi sa cosa è fortuna e cosa è sfortuna? La vita è fatta di alti e bassi e spesso le etichette che mettiamo sugli eventi sono solo riflessi delle nostre percezioni del momento.”
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