Dare una definizione univoca di che cosa sia la trance risulta molto difficile, in quanto esistono attualmente molte teorie psicologiche che la descrivono, ma, come vedremo, si può evidenziare facilmente tra tutte le teorizzazioni un comune denominatore: la relazione ipnotista-ipnotizzato
Per esempio, per alcuni autori di formazione psicodinamica la trance con i suoi fenomeni è una forma di regressione. Ad esempio, Kris (1952) la definisce una parziale regressione in funzione dell’IO, oppure Fromm (1972) sottolinea come, a suo parere, possa essere relata ad una “funzione passiva del io” e ad una “regressione adattativa” del soggetto ipnotizzato.
Clark Hull considera il processo ipnotico come una forma di apprendimento appreso che si conforma alle stesse leggi degli altri tipi di apprendimenti: ripetizioni di associazioni, condizionamento, formazione di abitudini, processi di abitazione, e così via.
Hernest Hilgard (1977) ha proposto il concetto di trance come esperienza dissociativa. Per l’autore, i fenomeni di trance possono essere considerati come forme di distacco da parte dei soggetti dal loro abituale modo di funzionamento della coscienza e dalla funzione di monitorizzazione della realtà esterna. Rendendosi indipendente dal “test di realtà”, il soggetto diviene meno critico nei confronti della realtà che lo circonda, e perciò capace di sviluppare fenomeni come l’amnesia, la sordità o la cecità ipnotica, il controllo dell’esperienza nocicettiva, la scrittura automatica, etc.
T. X. Barber considera la trance e il suo sviluppo come una conseguenza della spinta motivazionale che il soggetto può esperire all’interno di una data relazione. L’autore sostiene che la trance deriva dall’esperire attitudini, motivazioni e aspettative positive che spingono il soggetto immerso all’interno della dinamica relazionale a comportarsi e a pensare attraverso gli argomenti che gli sono stati suggeriti. Per Barber le tradizionali modalità d’induzione non sono necessarie, mentre considera le variabili contestuali, come il comportamento dell’operatore e la relazione intersoggettiva, degli elementi aventi un’importanza fondamentale per lo sviluppo e il mantenimento dello stato di trance.
Per Tart (1969) la trance è da considerarsi come un “stato alterato di coscienza” in relazione ad uno stato ordinario della stessa. Per l’autore, lo stato ipnotico è creato artificialmente attraverso il processo d’induzione, capace di per sé di restringere la funzione dell’attenzione attraverso le suggestioni offerte dall’operatore.
Watzlawick (1978) descrive la trance come un prodotto dell’asimmetria emisferica, ipotizzando il fatto secondo cui nell’esperienza dell’induzione ipnotica l’emisfero sinistro viene “distratto” e di conseguenza la parte logico-razionale e categoriale del soggetto, mentre l’emisfero destro, con la sua componente processuale olistica e intuitiva, diventa dominante nell’esperienza dell’ipnotizzato.
Erickson all’interno del suo approccio naturalistico alla trance, considera l’esperienza ipnotica come una dinamica fenomenica condivisa sia dall’ipnotista che dall’ipnotizzato, nel senso che ambedue diventano altamente responsivi al loro contesto d’interazione, ponendosi in una condizione di ricalco reciproco. Il clinico, per evocare nel paziente la risposta ipnotica, deve completamente focalizzarsi sui bisogni dello stesso e, altresì, modellare i suoi interventi sui feedback che ne riceve. La relazione che si sviluppa presenta delle caratteristiche di mutua interdipendenza, ciascuno guida l’altro e, paradossalmente, viene guidato. Questo tipo di visione sottolinea le modalità responsive e il rispetto per il paziente.
BIBLIOGRAFIA
- Erickson M.H. Rossi, E. L. (1979). Tecniche di suggestione ipnotica: Roma: Astrolabio
- Erickson M.H. Rossi, E. L. (1982). Ipnoterapia. Roma: Astrolabio
- Erickson M.H. Rossi, E. L. (1982). Opere Volume I: La natura della trance e della suggestione. Roma: Astrolabio.
- Watzlawick, P. (1980). Il linguaggio del cambiamento. Roma: Feltrinelli
- Watzlawick, P. (a cura di), (1988). La realtà inventata. Milano: Feltrinelli.
- Yapko M. D. (1995). Essentials of Hypnosis. New York: Brunner/Mazel
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