NASCEVA Gustav Theodor Fechner, PADRE della PSICOFISICA nonché della cosiddetta LEGGE di FECHNER, Pietra Miliare nell’emergere della PSICOLOGIA come SCIENZA SPERIMENTALE

Assodato che gli impulsi coscienti sono sempre collegati al piacere o al dispiacere, possiamo allora ammettere che piacere e dispiacere sono a loro volta collegati psicofisiologicamente a condizioni di stabilità e di instabilità. _{Gustav Fechner}

NASCEVA Gustav Theodor Fechner, PADRE della PSICOFISICA nonché della cosiddetta LEGGE di FECHNER, Pietra Miliare nell’emergere della PSICOLOGIA come SCIENZA SPERIMENTALE

Gustav Theodor Fechner nasce in un villaggio a Gross Särchen, Bassa Lusazia, in Germania, il 19 aprile 1801. Suo padre muore quando Gustav è ancora molto giovane. Nel 1807, Fechner si iscrive all’università di Lipsia. Nonostante il conseguimento della laurea in medicina nel 1822 decide di non dedicarsi alla medicina, invece inizia a scrivere satira. In seguito, sviluppa il suo interesse per la matematica e inizia a studiare fisica. Nel 1834 Fechner, avendo sviluppato un interesse per la matematica e la fisica, viene nominato professore di fisica all’Università di Lipsia in Germania. Nel 1839 si ammala di una malattia agli occhi di cecità parziale dovuta agli esperimenti sulle immagini residue guardando il sole. Di conseguenza, ha una depressione che lo porta a isolarsi dal mondo e rimanere assente dal lavoro per tre anni. Nel 1842 comincia a riprendersi e subito dopo inizia a studiare filosofia discutendo l’idea di coscienza. Durante questo periodo aumenta il suo interesse per la filosofia. Fechner crede che tutto sia dotato di un’anima; niente è senza una base materiale; mente e materia sono la stessa essenza, ma viste da lati diversi. Inoltre, ritiene che, per mezzo di esperimenti psicofisici in psicologia, le affermazioni precedenti fossero dimostrate e provate. Il contributo più significativo di Fechner è presente nel suo “Elemente der Psychophysik” (1860), un testo della “scienza esatta delle relazioni funzionali, o relazioni di dipendenza, tra corpo e mente”, e nella sua “Revision der Hauptpunkte der Psychophysik” (1882). Il libro ritrae le sue nuove teorie che vengono scoperte e basate sulla fisica. Su queste opere poggia principalmente la fama di Fechner come psicologo, poiché in esse concepisce, sviluppa e stabilisce nuovi metodi di misurazione mentale, dando esordio alla psicologia sperimentale quantitativa. Successivamente, Fechner arriva all’estetica sperimentale in cui stabilisce quali forme e dimensioni sono esteticamente più gradevoli. Da qui in poi, trascorre la maggior parte del suo tempo a tenere conferenze pubbliche e in seguito muore all’età di 86 anni il 18 novembre 1887.

L’ultimo problema filosofico che riguarda Fechner, e al quale la sua psicofisica tenta di dare una soluzione, è il problema perenne mente-corpo. La sua soluzione viene chiamata “l’ipotesi dell’identità” per cui mente e corpo non sono considerati un vero dualismo, ma sono lati diversi di una realtà. Sono separati sotto forma di sensazione e stimolo; cioè, ciò che appare da un punto di vista soggettivo come la mente, appare da un punto di vista esterno o oggettivo come il corpo. Nell’espressione dell’equazione della legge di Fechner (intensità della sensazione = intensità dello stimolo logaritmico C), diventa evidente che il dualismo non è reale. Sebbene questa legge sia stata criticata come illogica e per non avere applicabilità universale, è stata utile nella ricerca sull’udito e sulla vista. Se William James, che non si curava dell’analisi quantitativa o dell’approccio statistico in psicologia, liquida la sua legge psicofisica come un “idolo della tana”, il cui esito psicologico è nulla, il verdetto di altri valutatori è più conciliante, perché onorano Fechner come fondatore della psicologia sperimentale. Nonostante tutto, Gustav Fechner rimane l’autore di molti libri e monografie su argomenti così diversi come la medicina, l’estetica e la psicologia sperimentale che arrivò ad apporre ad alcuni di essi lo pseudonimo di Dr. Mises. Il suo lavoro è ancora oggi studiato per comprendere gli esperimenti e i pensieri che aveva trovato e mostrato una volta.

In cover: Gustav Theodor Fechner. L’immagine è stata adattata, l’originale si trova qui: commons.wikimedia.org