L’energia spesa nel lavoro interiore attivo
si trasforma immediatamente in una nuova riserva,
ma quella spesa nel lavoro passivo è perduta per sempre.
George Gurdjieff
Il mistico e filosofo George Gurdjieff è descritto come un uomo con una ricca eredità, quella degli abitanti di origine greca dell’Asia Minore, ma senza una casa, essendo stato eliminato dagli eventi della Rivoluzione russa. Trasferì il suo insegnamento dalla Russia all’Europa occidentale, adottando infine la Francia come sua base permanente, sebbene abbia fatto molti viaggi negli Stati Uniti, che considerava un campo importante per il proprio lavoro.
Georges Ivanovič Gurdjieff nasce il 13 gennaio 1887 ad Alexandropol (ora Gyumri), in Russia, vicino al confine persiano da madre armena e da padre greco del Caucaso. Suo padre, un falegname e poeta ashik o bardico dilettante, discende infatti dai Greci ionici di Cesarea. Pastore su larga scala, il padre di Gurdjieff ha ereditato, attraverso la tradizione orale, un’antica cultura. Grazie a lui, l’infanzia di Gurdjieff è immersa nelle storie e nelle poesie di un lontano passato. Il giovane Gurdjieff legge avidamente la letteratura scientifica in lingua russa. Influenzato da questi scritti e avendo assistito a una serie di fenomeni che non riusciva a spiegare, si convince che esista una verità nascosta che non si può trovare nella scienza o nella religione tradizionale. In seguito, individuato dall’arcivescovo della cattedrale di Kars, viene guidato da uomini capaci di risvegliare in lui il gusto per i valori essenziali e che gli forniscono un’educazione scientifica moderna e una profonda formazione religiosa.
In questa zona del Caucaso meridionale, dove si mescolano così tanti popoli (russi, greci, iraniani, tartari, armeni) e dove si confrontano così tante civiltà e costumi, una moltitudine di fatti convince Gurdjieff che una vera conoscenza dell’uomo e della sua natura sia esistita in passato e che le sue tracce siano state cancellate, ma che sia ancora possibile ritrovarla.
Questa convinzione avrebbe determinato tutta la sua esistenza.
La sua vita viene poi condivisa con uomini che, come lui, sono animati dal desiderio di comprendere il vero significato della vita umana. Insieme a questi “Cercatori della Verità” – che comprendono geografi, archeologi, dottori – George Gurdjieff, superando le più grandi difficoltà, riesce a entrare in contatto con comunità molto isolate in Africa, nel Vicino Oriente e nell’Asia Centrale e a raccogliere i frammenti dispersi di un insegnamento tradizionale. Nel sottoporre questi frammenti alle fiamme delle più rigorose discipline interiori, riesce a riportarli in vita e a ricostituire per sé l’unità di conoscenza che sta cercando.
Nel 1912 è un uomo molto diverso a tornare in Europa. Lo attendeva un nuovo compito: trovare un modo per trasmettere questa conoscenza creando condizioni che permettano ad altri di sperimentarla. Gurdjieff ha allora circa 40 anni. Insegna a Mosca e a San Pietroburgo e nel 1919 fonda l’Istituto per lo sviluppo armonioso dell’uomo a Tiflis (ora Tbilisi), Georgia. A Mosca, poi a San Pietroburgo, infatti si formano gruppi di ricercatori attorno a lui.
La guerra, poi la rivoluzione, li spinge a trasferirsi in Francia. Gurdjieff si stabilisce nel 1922 al Prieuré di Avon, vicino a Fontainebleau, a sud di Parigi, dove raduna molti studenti, per lo più inglesi e americani e riunisce un gruppo di seguaci che vivono in comunità, impegnati in dialoghi filosofici, esercizi rituali e danze. La sua affermazione di base è che la vita ordinaria è simile al sonno e che attraverso la disciplina spirituale è possibile raggiungere livelli elevati di vitalità e consapevolezza. Nel 1924, un incidente automobilistico quasi mortale lo costringe a cambiare direzione alle sue attività; decide di scrivere una serie di libri e di tenere vicino a sé solo un numero limitato di allievi.
Il centro di Fontainebleau chiude nel 1933, ma Gurdjieff continua a insegnare a Parigi fino alla sua morte. Il 29 ottobre 1949 muore all’Ospedale americano di Parigi, ma il suo pensiero era stato trasmesso e la conoscenza, per cui aveva tanto lottato, era rimasta viva.
La vita di George Gurdjieff è stata quella di un uomo completamente dedito alla ricerca della conoscenza dimenticata e poi all’arduo compito di riportarla in vita per i nostri tempi.
In cover: George Gurdjieff. L’immagine è stata adattata, l’originale si trova qui
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