Il 15 maggio 1618 L’astronomo tedesco Johannes KEPLER scopre la terza delle sue tre leggi planetarie, la sua “legge armonica”
Johannes Kepler conferma la sua scoperta precedentemente respinta, per motivi legati ad alcuni calcoli iniziali, della terza legge del moto planetario: “i quadrati dei tempi orbitali dei pianeti attorno al sole sono correlati come le terze potenze delle loro distanze medie dal sole.”
In astronomia, le leggi del moto planetario di Keplero, pubblicate da Johannes Kepler tra il 1609 e il 1619, descrivono le orbite dei pianeti attorno al Sole. Queste leggi modificarono la teoria eliocentrica di Niccolò Copernico, sostituendo le sue orbite circolari e gli epicicli con traiettorie ellittiche e spiegando come variano le velocità planetarie. Le tre leggi affermano che: l’orbita di un pianeta è un’ellisse con il Sole in uno dei due fuochi; un segmento di linea che unisce un pianeta e il Sole spazza aree uguali durante intervalli di tempo uguali; il quadrato del periodo orbitale di un pianeta è proporzionale al cubo della lunghezza del semiasse maggiore della sua orbita. Le orbite ellittiche dei pianeti sono state indicate dai calcoli dell’orbita di Marte. Da ciò, Keplero ha dedotto che anche altri corpi nel Sistema Solare, compresi quelli più lontani dal Sole, hanno orbite ellittiche. La seconda legge aiuta a stabilire che quando un pianeta è più vicino al Sole, viaggia più velocemente. La terza legge esprime che più un pianeta è lontano dal Sole, più lenta è la sua velocità orbitale e viceversa.
Questa legge fondamentale si applica non solo al movimento dei pianeti attorno al sole, ma anche a tutti i corpi che si muovono attorno ad una massa molto più grande, ad esempio esopianeti attorno a stelle o satelliti che orbitano attorno alla terra. La terza legge planetaria fu pubblicata da Keplero nel 1619 nel quinto libro delle “Harmonices mundi” (armoniche del mondo).
A Linz, Keplero aveva osservato diverse eclissi lunari e registrato dettagliatamente i risultati delle sue osservazioni. Da queste osservazioni, Erich Meyer della Comunità Astronomica di Linz fu in grado di localizzare la casa in cui viveva Keplero quando fece questa scoperta. Finora si sapeva solo che Keplero aveva vissuto in Hofgasse, ora è certo che abitava con la sua famiglia in Hofgasse 7. Una targa appena installata ricorda: “l’astronomo Johannes Kepler visse qui dal 1613 al 1620 e scrisse opere importanti come ‘Harmonices mundi’ con la famosa terza legge.”
Figura chiave della rivoluzione scientifica del XVII secolo, Johannes Kepler scoprì quindi come i pianeti ruotassero attorno al sole, con orbite ellittiche attraverso la formulazione di tre leggi (le leggi di Keplero) e pubblicandole in opere come “Astronomia Nova” (1609), “Harmonices Mundi” (1619) e “Epitome of Copernican Astronomy” (1617-21). Keplero stava lavorando in un periodo in cui l’astronomia era ancora strettamente allineata con l’astrologia, con lo stesso Keplero che forniva il ponte tra questo mondo e quello in cui l’astronomia divenne più associata alla fisica. Carl Sagan lo definì “il primo astrofisico e l’ultimo astrologo scientifico”. Keplero inizialmente lavorò in modo più teorico fino a quando si trasferì nel 1600 per assistere l’astronomo Tycho Brahea Praga. Lì fu in grado di utilizzare le registrazioni osservative di Brahe per documentare e sviluppare le sue teorie. Il lavoro di Keplero ha continuato a fornire uno dei fondamenti della teoria della gravitazione universale di Isaac Newton. Isaac Newton dimostrò infatti nel 1687 che relazioni come quella di Keplero si sarebbero applicate nel Sistema Solare come conseguenza delle sue stesse leggi del moto e della legge di gravitazione universale.
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