Il 20/1/1961 il democratico John F. KENNEDY, il più giovane presidente eletto degli Stati Uniti, pronunciò il suo discorso inaugurale

Il 20 gennaio 1961 il democratico John F. KENNEDY, il più giovane presidente eletto degli Stati Uniti, pronunciò il suo discorso inaugurale

La persona più giovane mai eletta Presidente all’età di 43 anni, Kennedy assunse l’incarico al culmine della Guerra Fredda. Come tale, il suo tempo in carica fu speso gestendo le relazioni con gli stati comunisti…
 

Il 20 gennaio 1961 il democratico John F. KENNEDY, il più giovane presidente eletto degli Stati Uniti, pronunciò il suo discorso inaugurale

Il democratico John F. Kennedy, il più giovane presidente eletto degli Stati Uniti riceve il giuramento di insediamento dal presidente della Corte Suprema Earl Warren.

La persona più giovane mai eletta Presidente all’età di 43 anni, Kennedy assunse l’incarico al culmine della Guerra Fredda. Come tale, il suo tempo in carica fu speso gestendo le relazioni con gli stati comunisti.

Il 20 gennaio 1961, il presidente John F. Kennedy pronunciò il suo discorso inaugurale in cui annunciò che “pagheremo qualsiasi prezzo, sopporteremo qualsiasi fardello, affronteremo qualsiasi difficoltà, sosterremo qualsiasi amico, ci opporremo a qualsiasi nemico per assicurare la sopravvivenza e il successo della libertà”.

La cerimonia inaugurale è un momento decisivo nella carriera di un presidente, e nessuno lo sapeva meglio di John F. Kennedy mentre si preparava per la sua inaugurazione il 20 gennaio 1961. Voleva che il suo discorso fosse breve e chiaro, privo di qualsiasi retorica partigiana e incentrato sulla politica estera.

Kennedy iniziò a scrivere il suo discorso a fine novembre, lavorando su un archivio di discorsi tenuto dalla sua segretaria e chiedendo suggerimenti ad amici e consiglieri. Scrisse i suoi pensieri con la sua calligrafia quasi indecifrabile su un blocco giallo.

Mentre i suoi colleghi presentavano idee, il discorso era chiaramente opera dello stesso Kennedy. Gli assistenti raccontarono che ogni frase era stata elaborata, rielaborata e ridotta. Il pezzo di oratoria meticolosamente elaborato annunciava in modo drammatico un cambio generazionale alla Casa Bianca. Invitava la nazione a combattere “la tirannia, la povertà, le malattie e la guerra stessa” e sollecitava i cittadini americani a partecipare al servizio pubblico.

Il culmine del discorso e la sua frase più memorabile – “Non chiederti cosa può fare il tuo Paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese” – furono elaborati a partire da un pensiero sul sacrificio che Kennedy aveva da tempo tenuto a mente ed espresso in vari modi nei discorsi della campagna elettorale.

Meno di sei settimane dopo il suo insediamento, il 1° marzo, il presidente Kennedy emanò un ordine esecutivo che istituiva i Peace Corps come programma pilota all’interno del Dipartimento di Stato. Immaginava i Peace Corps come un gruppo di volontari americani addestrati che sarebbero andati all’estero per aiutare i paesi stranieri a soddisfare le loro esigenze di manodopera qualificata.

Nello stesso anno Kennedy approvò la fallita invasione della Baia dei Porci nel tentativo di rovesciare il regime comunista di Fidel Castro. Un anno dopo la scoperta di armi nucleari sovietiche a Cuba causò la crisi missilistica cubana, che alla fine fu risolta pacificamente.

In altri affari Kennedy inviò consiglieri in Vietnam e lanciò l’America nella corsa allo spazio con il suo famoso discorso “abbiamo scelto di andare sulla Luna” nel 1963. Mentre sosteneva il movimento per i diritti civili, non riuscì a far approvare molte delle sue politiche della Nuova Frontiera dal Congresso.

Il 22 novembre 1963, fu assassinato a Dallas, in Texas, da Lee Harvey Oswald, e gli successe Lyndon B. Johnson.

L’immagine in cover è stata modificata, l’originale utilizzata si trova qui: teachingamericanhistory.org

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