Davidson Black e la scoperta dell'

Il 3 febbraio 1928 viene pubblicata sulla rivista Nature la scoperta di Davidson Black dell’Homo Erectus (Homo erectus pekinensis)

Il paleoantropologo Davidson Black riporta sulla rivista Nature le sue scoperte sugli antichi fossili umani rinvenuti a Zhoukoudian, in Cina, e dichiara che si tratta di una nuova specie che chiama “Sinanthropus pekinensis” (ora noto come “Homo erectus pekinensis”)…
 

Il 3 febbraio 1928 viene pubblicata sulla rivista Nature la scoperta di Davidson Black dell’Homo Erectus (Homo erectus pekinensis)

Il 3 febbraio 1928 il paleo-antropologo Davidson Black riporta sulla rivista Nature le sue scoperte sugli antichi fossili umani rinvenuti a Zhoukoudian, in Cina, e dichiara che si tratta di una nuova specie che chiama “Sinanthropus pekinensis” (ora noto come “Homo erectus pekinensis”).

Davidson Black è stato un paleo-antropologo e anatomista canadese noto per il suo lavoro all’inizio del XX secolo sulle origini evolutive degli esseri umani. I suoi contributi sostanziali al campo includono la scoperta e la denominazione del fossile dell’Uomo di Pechino (Homo erectus pekinensis), un traguardo storico che ha contribuito notevolmente al miglioramento della comprensione dell’evoluzione umana.

Dopo aver conseguito la laurea in medicina presso l’Università di Toronto, Black intraprese una carriera che univa i suoi interessi per la medicina e la biologia evolutiva. I suoi primi lavori alla Western Reserve University e in seguito al Royal College of Surgeons di Londra coltivarono il suo interesse per l’anatomia comparata e la paleoantropologia.

La carriera di Black raggiunse l’apice quando fu invitato dalla Fondazione Rockefeller a guidare uno scavo archeologico a Zhoukoudian vicino a Pechino, in Cina, alla fine degli anni ’20. Il 12 dicembre 1927 annunciò alla Geological Society of China il ritrovamento di antichi fossili umani in quella zona. La sua scoperta di denti fossilizzati e di una calotta cranica  confermò la presenza di ominidi nell’Asia orientale e ulteriori scavi nel sito rivelarono un numero considerevole di fossili di Homo erectus, che Black chiamò Uomo di Pechino.

A partire dal 1929 alcuni archeologi cinesi proseguirono gli scavi nel sito, portando alla luce oltre quaranta campioni di cui sei crani quasi completi. Gli scavi vennero interrotti nel 1937 in seguito all’invasione giapponese della Cina.

Nel 1941 si pensò di spedirli negli Stati Uniti per maggior sicurezza, ma scomparvero durante il viaggio verso il porto cinese di Qinhuangdao, fortunatamente l’antropologo tedesco Franz Weidenreich ne aveva fatto dei calchi.

L’immagine in cover è stata modificata, l’originale utilizzata si trova qui: www.enciclopedino.it

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