Il 7 aprile 1934 il grande pacifista e leader spirituale Gandhi pone fine alla disobbedienza civile

Il 7 aprile 1934 il grande pacifista e leader spirituale Gandhi pone fine alla disobbedienza civile

Il 7 aprile 1934 In India, Mohandas Karamchand Gandhi, meglio conosciuto e ricordato come il Mahatma Gandhi, sospende la sua campagna di disobbedienza civile.

Gandhi fu il leader della campagna di disobbedienza civile non violenta contro il dominio britannico in India. Inizialmente combatté per i diritti degli indiani in Sudafrica, da cui tornò nel 1915. Nel 1921 assunse il comando dell’Indian National Congress e iniziò a condurre movimenti di resistenza a livello nazionale.

Guidò la Dandi Salt March nel 1930 e in seguito guidò il movimento Quit India nel 1942. Intraprese numerosi digiuni a sostegno delle sue cause politiche e per l’autopurificazione.

La visione di Gandhi dell’India richiedeva uno stato basato sul pluralismo religioso. Questo, tuttavia, fu fortemente contestato da un movimento indipendentista nazionalista musulmano in rapida crescita che richiedeva uno stato per sé. Ciò portò alla divisione dell’India nel 1947 in India e Pakistan. Gandhi visitò le aree colpite e intraprese diversi digiuni nel tentativo di fermare la violenza religiosa.

Alcuni indù ritenevano che Gandhi fosse troppo accomodante; tra loro c’era Nathuram Godse che assassinò Gandhi il 30 gennaio 1948.

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