Il “Discorso di Peoria” fu uno dei discorsi più significativi e influenti della carriera politica di Abraham LINCOLN
Il 16 ottobre 1854 Abraham Lincoln pronunciò il suo celebre discorso sul prato del tribunale della contea di Peoria, Illinois, in risposta al Kansas-Nebraska Act, una legge che aveva permesso l’espansione della schiavitù nei territori occidentali degli Stati Uniti. Questo discorso è spesso considerato uno dei momenti cruciali nella trasformazione di Lincoln da politico locale a figura nazionale di spicco nel dibattito sulla schiavitù.
Ecco alcune delle principali tematiche e punti chiave del “Discorso di Peoria”:
- Opposizione alla schiavitù: Lincoln espresse in modo chiaro ed eloquente la sua opposizione alla diffusione della schiavitù nei territori dell’Ovest. Sostenne che la schiavitù era una pratica immorale e contraria ai principi fondamentali dell’America.
- Critica al Kansas-Nebraska Act: nel discorso, Lincoln attaccò duramente il Kansas-Nebraska Act ed il suo sostenitore, Stephen A. Douglas. Ritenne che l’atto fosse ingiusto e che avrebbe aperto la porta all’espansione della schiavitù in aree dove era precedentemente stata vietata.
- Difesa del Compromesso del Missouri: Lincoln propose di mantenere intatti i principi del Compromesso del Missouri del 1820, che aveva limitato l’espansione della schiavitù al di sotto di una determinata linea geografica. Questo avrebbe impedito la diffusione della schiavitù nei territori dell’Ovest.
- Appello alla moralità ed all’unità nazionale: Lincoln sottolineò l’importanza di affrontare la questione della schiavitù in termini morali e di cercare di preservare l’unità della nazione. Il suo discorso cercò di far leva sulle convinzioni comuni degli americani riguardo ai principi di libertà e uguaglianza.
Il “Discorso di Peoria” fu un importante passo nella carriera politica di Abraham Lincoln e lo portò gradualmente al centro del dibattito sulla schiavitù negli anni precedenti alla Guerra Civile. Sebbene inizialmente avesse perso la sua elezione al Senato nel 1855 contro Stephen A. Douglas, l’eloquenza di Lincoln e la sua chiara opposizione alla schiavitù lo fecero emergere come un leader nazionale, portandolo infine alla presidenza degli Stati Uniti nel 1861. Poco dopo la sua elezione, sette stati del sud si separarono e formarono gli Stati Confederati, dando inizio alla Guerra Civile Americana.
Politico incredibilmente astuto, Abraham Lincoln riuscì a sconfiggere diversi nemici politici ai suoi tempi. La sua oratoria ed i suoi scritti attrassero il popolo americano, in particolare il suo discorso di Gettysburg, che divenne un iconico sostegno alla democrazia ed al repubblicanesimo. Quando la guerra finì, Lincoln fece diverse mosse per abolire la schiavitù. Nel 1863 emanò il Proclama di Emancipazione che liberò più di 3 milioni di schiavi. All’inizio del 1865 spinse il Congresso ad approvare il tredicesimo emendamento alla Costituzione che poneva fine definitivamente alla schiavitù. Poco prima della fine del conflitto, John Wilkes Booth assassinò Lincoln mentre questi guardava uno spettacolo teatrale al Ford’s Theatre di Washington, DC. Le azioni di Lincoln preservarono l’Unione e trascinarono gli Stati Uniti attraverso la loro più grande crisi politica, militare e morale.
L’immagine in cover è stata modificata, l’originale utilizzata si trova qui: scholarsjunction.msstate.edu
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