LA DECISIONE - Algoritmi e euristiche - Due modelli a confronto - Parte 2

La creazione del MONDO QUOTIDIANO. Un approccio di dialogo fra PSICOLOGIA e FILOSOFIA. LA DECISIONE – Algoritmi ed euristiche – Due modelli a confronto – parte 2

Analizziamo il concetto di euristica (dal greco eurisko “trovo” “cerco”). Si tratta di strategie e espedienti…
 

LA DECISIONE – Algoritmi ed euristiche – Due modelli a confronto parte 2

Nella parte precedente abbiamo introdotto il Modello descrittivo nell’ambito della funzione psicologica della decisione. Si tratta di un modello che, contrariamente al modello normativo che si fonda su una formalizzazione algoritmica, cerca di mostrare quali sono le “forze” che entrano in gioco nell’atto decisionale. Abbiamo visto come questo ci introduca in una concettualizzazione di una razionalità limitata o ristretta.

É in questo ambito che dobbiamo analizzare il concetto di euristica (dal greco eurisko “trovo” “cerco”). Si tratta di strategie e espedienti che permettono agli individui di affrontare la complessità, pur non rivelandosi procedure infallibili o ottimali. Le euristiche servono per facilitare, semplificare, i compiti, fornire soluzioni rapide.

Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione per la trattazione è che la decisione, nella vita quotidiana, avviene, in larga misura, in una condizione di incertezza. Dover simulare innumerevoli esiti, tendendo conto di tutte le variabili definite dalle situazioni e dei problemi, sarebbe un lavoro cognitivo enorme. Pertanto un altro vantaggio delle euristiche è ridurre il carico cognitivo.

Esistono innumerevoli strategie euristiche di giudizio, tuttavia in questa sede tratteremo delle tre più importanti e più studiate: della rappresentatività, della disponibilità e dell’ancoraggio.

L’euristica della rappresentatività porta a valutare la probabilità di un evento in base al grado in cui questo rappresenta, in termini di somiglianza, la sua fonte come ad esempio nei giudizi di previsione categoriale cioè la stima della probabilità che una persona con determinate caratteristiche appartenga a una determinata categoria o classe.

L’euristica della disponibilità consiste nel valutare un evento in base alla sua disponibilità, ovvero in base alla facilità con cui esemplari o casi di tale evento possono venire in mente. Il concetto di disponibilità fa riferimento a due processi: la facilità di accessibilità e di recupero in memoria di schemi cognitivi e la facilità di costruzione o immaginazione dei casi dell’evento che si deve stimare.

L’euristica dell’ancoraggio è il processo mediante il quale gli individui formulano delle stime partendo un valore iniziale che viene successivamente aggiustato per produrre una stima finale. Il dato iniziale, che rappresenta il punto di riferimento al quale gli individui “ancorano” i loro giudizi, può essere suggerito dalla formulazione del problema oppure essere il risultato di un primo calcolo parziale.

 

Gli studi sulle euristiche sono molto interessanti per approfondire il funzionamento della razionalità umana. Sono stati proposti due modelli, quello normativo e quello descrittivo, che suggerirebbero due funzionamenti distinti della ragione umana.

In Pensieri lenti e veloci, Danil Kahneman avanza l’ipotesi di due processi di pensiero distinti: il Sistema 1 e il Sistema 2.

Il Sistema 1 è descritto come intuitivo, basato su processi largamente inconsci, automatico, veloce; una sorta di sistema esperienziale che prevede elaborazioni esclusivamente euristiche, associative, che non richiede un utilizzo massiccio  di risorse cognitive.

Il Sistema 2 è un sistema potenzialmente razionale, algoritmico, consapevole, controllato, relativamente lento, con elaborazioni di tipo analitico, basato su regole o sulla costruzione di modelli mentali e che richiede l’utilizzo di maggiori risorse cognitive.

Quali conseguenze possiamo trarre per il problema principale di questo studio, ovvero la costruzione di un mondo condiviso che, seguendo le orme di Platone, abbiamo nominato Topos?

Abbiamo elencato le caratteristiche del processo di naturalizzazione, l’accettazione del mondo così come è:

La naturalizzazione:

  1. É un atteggiamento naturale perchè si fonda su meccanismo di funzionamento psicologico
  2. É da ascrivere in tutti quei processi automatici che fanno parte dell’inconscio cognitivo
  3. In quanto processo automatico non richiede la consapevolezza (si accetta così come è in quanto già-dato)
  4. In quanto processo automatico è rapido, avviene senza sforzo
  5. Permette di risparmiare energie quindi funzionale per il mantenimento dell’essere umano in quanto essere biologico

 

Le euristiche che fanno parte del Sistema 1 sono:

  1. naturali in quanto fanno parte del nostro sistema cognitivo
  2. processi automatici dell’inconscio cognitivo
  3. in quanto processo automatico non richiede consapevolezza
  4. in quanto processo automatico è veloce, avviene senza sforzo
  5. permettono di risparmiare energie cognitive

 

Appare chiaro come tutte quelle funzioni psicologiche che abbiamo analizzato (attenzione, memoria, apprendimento) ricadano nel Sistema 1 e, proprio in tale Sistema, dobbiamo cercare l’origine di quell’atteggiamento verso il mondo verso il quale la filosofia si pone nella sua opera di sospetto e eversione.

Risulta altresì chiaro come quello stesso processo di naturalizzazione risiede in una possibilità del nostro sistema cognitivo.

Nicola Carboni

 

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