Ricordiamo la nascita nel 1926 di Michel Foucault, filosofo francese, teorico sociale e storico delle idee
Paul-Michel Foucault nasce a Poitiers, una piccola città francese, il 15 ottobre 1926. Studia filosofia all’École Normale Supérieure di Parigi dove si laurea in Psicologia e Filosofia e insegna nelle università di Clermont-Ferrand e Vincennes. All’età di 28 anni, pubblica il suo primo libro, “Mental Illness and Personality” (1954). Ma il suo grande classico è “Storia della follia nel Medioevo” (1961), scritto per il suo dottorato alla Sorbona. In questo lavoro, Michel Foucault analizza il disprezzo che le persone avevano nel 19° secolo per i malati di mente. Pubblica anche “La nascita della clinica” (1966), “Parole e cose” e “Archeologia della conoscenza” (1969), lasciando incompiuto il libro “Storia della sessualità”. Negli anni ’60, Foucault viene incluso nella lista dei pensatori dello strutturalismo, un movimento da cui prende le distanze, come Claude Lévi-Strauss, Roland Barthes e Jacques Derrida, sebbene alcuni autori non lo considerassero parte di questa scuola di pensiero.
Il progresso della cultura
Influenzato da Nietzsche, Heidegger e Freud, nel suo saggio intitolato “Words and Things” (1966) sviluppa un’importante critica del concetto di progresso della cultura, considerando che il discorso di ogni epoca si articola attorno a un determinato «paradigma», e che quindi è incomparabile con il discorso degli altri. Dal 1970 insegna filosofia alle università francesi e ottiene la cattedra con il tema “Storia dei sistemi di pensiero” al Collège de France e dal 1980 tiene conferenze all’Università di Buffalo e all’Università della California, a Berkeley.
Gli studi critici sulle istituzioni sociali
In questa seconda fase, Foucault orienta il suo interesse verso la questione del potere, e in “Vigilar y punish” (1975) fa un’analisi della transizione dalla tortura alla carcerazione come modelli punitivi, per concludere che il nuovo modello obbedisce a un sistema sociale che esercita una maggiore pressione sull’individuo e sulla sua capacità di esprimere la propria differenza. Michel Foucault riteneva che la reclusione, anche se esercitata con mezzi legali, fosse una forma di controllo borghese e di dominio per indebolire i mezzi di cooperazione e la solidarietà del proletariato. Il filosofo criticava ancora la psichiatria tradizionale e la psicoanalisi, a suo avviso, strumenti di controllo e dominio ideologico. Michel Foucault muore a causa delle complicazioni dell’AIDS, a Parigi, in Francia, il 26 giugno 1984.
Michel Foucault è meglio conosciuto per i suoi studi critici sulle istituzioni sociali, in particolare sulla psichiatria, sulla medicina, le scienze umane e il sistema carcerario (noto per la sua posizione contraria), nonché per il suo lavoro sulla storia della sessualità umana. I suoi scritti sul potere, sulla conoscenza e sul discorso sono stati ampiamente influenti nei circoli accademici.
In cover: Michel Foucault. Foto originale qui
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