Noi siamo solo vortici in un fiume di acqua sempre fluente. Non siamo le cose che rimangono,
ma gli schemi che si perpetuano.Norbert Wiener
Oggi ricordiamo Norbert Wiener, ex ragazzo prodigio dalla folgorante carriera accademica, matematico e filosofo, padre della Cibernetica
Eminente matematico americano, che nasce a Columbia, nel Missouri, il 26 novembre del 1894 e muore a Stoccolma, in Svezia, il 18 marzo del 1964. Globalmente considerato il padre della cibernetica. Norbert Wiener, figlio di un professore di lingue slave presso l’Università di Harvard, si diploma al liceo Ayer nel 1906.
Un ragazzo prodigio
La storia della sua formazione accademica è sorprendente: all’età di 11 anni entra alla Tufts University per studiare matematica, dove si laurea nel 1909. Fa il suo ingresso ad Harvard, studiando Zoologia, ma continua a Cornell nel 1910, cambiando il suo interesse a favore della filosofia. Torna l’anno successivo, 1911, ad Harvard, dove consegue il dottorato nel 1912 a soli 18 anni con una tesi sulla base degli sviluppi della logica matematica. Poi si reca a Cambridge University in Inghilterra per studiare con Bertrand Russell e GH Hardy, poi in Germania per studiare con David Hilbert e Edmund Landau presso l’Università di Goettingen, General Electric e per l’American Encyclopedia, prima di rivolgersi per risolvere problemi balistici nel campo di prova di Aberdeen, nel Maryland.
Il contributo alla balistica
Durante la Seconda Guerra Mondiale Norbert Wiener studia come abbattere gli aerei con il fuoco antiaereo e sviluppa le teorie dell’informazione e del controllo attualmente utilizzate nei missili a guida termica. Metodi di correzioni sviluppati, fatti al volo, della differenza tra le traiettorie attese e quelle reali, prima introduzione del concetto di feedback informazioni (feedback informazioni) e la quantità di informazioni (quanti, informazioni) che dà origine a un ulteriore sviluppo della teoria della comunicazione, psicologia cognitiva, ingegneria, informatica, biologia e l’organizzazione della società.
La cibernetica
Lì rimane fino alla fine della guerra, quando viene nominato professore di matematica al MIT. Comincia a viaggiare frequentemente in Europa e nel 1926 ottiene una borsa di studio Guggenheim, che investe negli studi a Gottinga ea Cambridge. Studia i problemi derivati dal movimento Browniano, l’integrale di Fourier, il problema di Dirichlet, l’analisi armonica e nei teoremi di Tauber, tra gli altri, riceve il Premio Bocher nel 1933. Nel 1945 Wiener e von Neumann organizzano un convegno a Princeton, al quale partecipano Pitts, Mc Culloch e altri matematici, logici, fisici e ingegneri. Questo convegno viene considerato da Wiener l’atto di nascita della cibernetica (anche se tale termine sarebbe stato introdotto più tardi), dove comincia a venir utilizzato un linguaggio comune, con termini come analogico, digitale, bit, feedback, ecc. Nel 1964 vince la National Medal of Science degli Stati Uniti.
Gli scritti
Norbert Wiener è considerato il fondatore della cibernetica, un termine introdotto da lui nel 1948 nel suo saggio “Cibernetica o controllo e comunicazione negli animali e macchine”, la cui tesi principale è l’applicazione di modelli di sistemi complessi, in cui un sistema di controllo esegue “regolazioni variabili basate sul comportamento reale del sistema, con riferimento alle previsioni fatte nel modello”. È anche un ricercatore riconosciuto per i suoi sviluppi sul calcolo delle probabilità e su varie questioni di analisi matematica. I suoi scritti, in aggiunta alla citata relazione, comprendono: “Introduzione alla cibernetica” (1953) e “Io sono un matematico, l’autobiografia” (1956), “Cibernetica e Società”, (1950), problemi non lineari in “Teoria a caso” (1958), “La Teoria di previsione”, (1956), “Modern Mathematics per ingegneri”, e il “Tentatore”, romanzo, (1959).
In cover: Norbert Wiener. Foto originale qui
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