Erwin SCHRÖDINGER, geniale fisico austriaco e Premio Nobel per la Fisica nel 1933

OGGI ricordiamo Erwin SCHRÖDINGER, geniale fisico austriaco e Premio Nobel per la Fisica nel 1933 noto per il suo paradosso

Erwin Schrödinger è stato un fisico austriaco che ha dato un contributo significativo al campo della meccanica quantistica, gettando le basi per gran parte della fisica moderna…
 

La scienza non può dirci una parola sul perché
la musica ci delizia, sul perché e sul come una vecchia canzone possa commuoverci fino alle lacrime.
Erwin Schrödinger

Erwin Schrödinger è stato un fisico austriaco che ha dato un contributo significativo al campo della meccanica quantistica, gettando le basi per gran parte della fisica moderna. È noto soprattutto per lo sviluppo della sua equazione, che descrive il comportamento dei sistemi quantistici, e per il famoso esperimento mentale noto come “il gatto di Schrödinger”, un paradosso che illustra il problema dell’interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica.

Il figlio del produttore e botanico Rudolf Schrödinger e sua moglie Emilia Brenda (nata Bauer) si iscrive a matematica e fisica all’Università di Vienna dopo essersi diplomato al Ginnasio Accademico nel 1906. Fra i suoi insegnanti accademici ci sono Fritz Hasenöhrl e Franz Exner. Nel 1910 consegue il dottorato con la tesi “Sulla conduzione dell’elettricità sulla superficie degli isolanti nell’aria umida”. L’anno successivo Schrödinger diviene assistente di Exner presso l’Istituto di Fisica. Completa la sua abilitazione nel 1914 con “studi sulla cinetica dei dielettrici, sul punto di fusione, sulla piroelettricità e sulla piezoelettricità”. Nel 1915, durante il servizio militare in Italia, Erwin Schrödinger viene a conoscenza della “Teoria della Relatività di Einstein”. Dopo la guerra torna all’Università di Vienna. Nel 1920 Schrödinger sposa Annemarie Bertel e nello stesso anno ottiene un posto di insegnante presso l’Università di Jena. Trascorre i due semestri successivi lavorando presso le università di Stoccarda e Breslavia prima di essere assegnato a Zurigo nel 1921, dove svolge un lavoro cruciale sulla meccanica quantistica. Con l’aiuto dell’“equazione di Schrödinger”, formulata per la prima volta nel 1926, il fisico fornisce uno strumento fondamentale per il calcolo dei processi fisici quantistici. Il risultato più notevole di Schrödinger è merito della sua equazione che fornisce un nuovo modo rivoluzionario per descrivere il comportamento delle particelle a livello quantistico. L’equazione svolgerà un ruolo cruciale nello sviluppo della meccanica ondulatoria, una formulazione della meccanica quantistica che offrirà nuove intuizioni sulle proprietà delle particelle atomiche e subatomiche. Anche la teoria della meccanica ondulatoria viene sviluppata in collaborazione con Hermann Weyl.

Oltre al suo lavoro sulla meccanica quantistica, Schrödinger è noto per il suo esperimento mentale, “il gatto di Schrödinger”, che ha ideato per illustrare la natura controintuitiva della meccanica quantistica e il concetto di sovrapposizione. L’esperimento prevede un gatto posto in una scatola sigillata con un atomo radioattivo, un contatore Geiger e una fiala di veleno. Se il contatore Geiger rileva radioattività, la fiala si rompe, rilasciando il veleno e uccidendo il gatto. Secondo la meccanica quantistica, l’atomo radioattivo esiste in una sovrapposizione di stati decaduti e non decaduti finché non viene osservato, il che implica che anche il gatto esiste in una sovrapposizione di stato vivo e morto. L’atto dell’osservazione fa collassare la sovrapposizione in uno stato definito, vivo o morto.

Nel 1927, Schrödinger ottiene la cattedra di Max Planck all’Università Humboldt di Berlino, ma si trasferisce a Oxford dopo che i nazionalsocialisti salgono al potere in Germania. Il 10 dicembre 1933, lui e Paul Dirac accettano il Premio Nobel per la fisica per “lo sviluppo di nuove forme produttive di teoria atomica”. Nel 1936 lascia Oxford per assumere un incarico di insegnante di fisica teorica a Graz. Nel 1938 viene licenziato senza preavviso. Il primo ministro irlandese Eamon de Valera riesce a reclutare Schrödinger nel dipartimento di Fisica Teorica del neonato “Institute for Advances Studies”. Prima che il premio Nobel assuma il suo nuovo incarico a Dublino nel settembre 1939, accetta un invito dell’Università di Ghent.

A Dublino, Schrödinger si dedicherà successivamente maggiormente alla biofisica. Il focus della sua ricerca è ora sull’informazione genetica nella struttura dei geni. Il suo popolare libro scientifico “Cos’è la vita?” costituirà la pubblicazione di Schrödinger con la portata più ampia, vendendo più di 100.000 copie. Dopo essere stato professore in visita all’Università di Innsbruck nel 1950/1951, nel 1956 assume la seconda cattedra di Fisica Teorica all’Università di Vienna e acquista una casa ad Alpbach. Va in pensione nel 1958. Muore a Vienna il 4 gennaio 1961.

Erwin Schrödinger ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi; fu membro di varie accademie europee (membro corrispondente dell’Accademia Austriaca delle Scienze, 1928) e membro onorario del PEN Club. A lui dobbiamo il nome il “Premio Schrödinger” (fondato dall’Accademia delle Scienze nel 1956), la “Borsa di studio estera Erwin Schrödinger” del Fondo per la promozione della ricerca scientifica (FWF), lo Schrödingerhof e la Schrödingerplatz . Dal 1983 la sua immagine adornava la banconota da 1.000 scellini.

Nel corso della sua carriera, Schrödinger lavorò anche su problemi relativi alla meccanica statistica, alla termodinamica e alla natura della vita, rendendolo una figura influente in molteplici aree della fisica.

In cover: Erwin Schrödinger.
L’immagine è stata adattata, l’originale si trova qui

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