"L'uomo incolto è la caricatura di se stesso." Friedrich Schlegel

OGGI ricordiamo il poeta, filosofo e critico letterario romantico tedesco, Friedrich SCHLEGEL

Il poeta, critico letterario, filosofo, filologo e indologo tedesco Friedrich Schlegel. È stato una delle figure principali della prima fase del Romanticismo tedesco…
 

L’uomo incolto è la caricatura di se stesso.
Friedrich Schlegel

Il poeta, critico letterario, filosofo, filologo e indologo tedesco Friedrich Schlegel. È  stato una delle figure principali della prima fase del Romanticismo tedesco. Zelante promotore del movimento romantico, insieme al fratello maggiore, August Wilhelm Schlegel, fu una delle figure principali dei romantici di Jena. Schlegel fu un pioniere negli studi indoeuropei, nella linguistica comparata e nella tipologia morfologica.

Karl Wilhelm Friedrich von Schlegel nasce ad Hannover, in Germania. Suo padre è un pastore luterano e una nota figura letteraria. La famiglia Schlegel annoverava diversi personaggi illustri, tra cui il drammaturgo Johann Elias (zio), nonché il più noto traduttore di Shakespeare e illustre critico letterario August Wilhelm (fratello maggiore).

Friedrich Schlegel inizia a studiare giurisprudenza a Gottinga e Lipsia, ma il suo interesse maggiore è rivolto alla letteratura classica.

Caroline Böhmer, che sposerà suo fratello, ha una profonda influenza su di lui. Figlia di un famoso professore, la Sig. ra Böhmer era rimasta incinta fuori dal matrimonio e imprigionata come rivoluzionaria. Accese l’interesse per la politica e le questioni sociali nel giovane.

Per un periodo, Schlegel vive a Parigi (1802), dove fonda la rivista Europa e scrive resoconti di dipinti conservati al Louvre e per importanti collezionisti d’arte. Nel 1804, Friedrich Schlegel e sua moglie Dorothea Veit, figlia del filosofo e teologo Moses Mendelssohn, si trasferiscono a Colonia, dove cerca di farsi un nome nei circoli accademici. Studiando il sanscrito, sviluppa uno studio di grammatica comparata (un termine da lui inventato) tra il sanscrito e le lingue indoeuropee.

Entrambi i figli di Dorothea da un precedente matrimonio, Johannes Veit e Philipp Veit, erano importanti pittori cattolici. Dorothea stessa aveva pubblicato poesie e traduzioni sotto il nome del marito.

La coppia si trasferisce a Vienna, in Austria, nel 1809, dove Friedrich trova un lavoro nel servizio civile, prestando servizio nella cancelleria di Vienna. A quel tempo sia lui che Dorothea si convertono al cattolicesimo e Friedrich diviene il portavoce ideologico del movimento antinapoleonico per la liberazione della Germania.

Friedrich Schlegel accompagna l’arciduca Carlo al fronte durante la Guerra della Quinta Coalizione. L’avventura gli dà l’opportunità di studiare l’ungherese e di emettere proclami contro Napoleone. Nel 1814 viene nominato cavaliere dell’Ordine Supremo di Cristo.

Friedrich Schlegel visse a Vienna fino alla sua morte.

Friedrich Schlegel, un importante rappresentante – insieme a Novalis – del “romanticismo di Jena”, dedicò gran parte delle sue opere all’estetica romantica. Considerava il suo romanzo Lucinda (1799) il primo “romanzo romantico”, pur facendo riferimento – per definire questo nuovo genere – alla celebre storia del romanzo europeo, e in particolare alla tradizione spagnola del romanzo picaresco.

In cover: Friedrich Schlegel. L’immagine è stata adattata, l’originale si trova qui

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