“The Good Doctor” la serie TV: Quando la disabilità si unisce al prodigio
In The Good Doctor – una serie tv statunitense creata da David Shore basata sull’omonima serie TV sud-coreana Good Doctor, pluripremiata in patria – un giovane medico viene reclutato per far parte del team chirurgico in un ospedale d’élite.
Questa serie ci mostra i modi in cui Shaun è un medico migliore per il suo autismo ma ci mostra anche i modi in cui gli rende la vita più difficile. Shaun non “presenta” l’autismo come fattore negativo, ma non ha neanche paura di suggerire che crei delle carenze. È attraverso questa audacia che la narrazione affronta alcune domande sull’autismo che le persone potrebbero avere paura di porre, fornendo istruzione a coloro che non hanno familiarità con la condizione. Ad esempio, vediamo che Shaun è in grado di richiamare informazioni sempre più accurate rispetto a molti altri medici, ma è anche molto meno incline a cambiare i suoi schemi linguistici a seconda di chi ha di fronte.
A parte il focus di questo show sull’autismo, ci sono molte cose nella serie tv “The Good Doctor” che rendono difficile smettere di guardarla. L’animazione nella narrazione è accurata dal punto di vista medico e in realtà molto interessante. Ogni volta che Shaun sta pensando alle condizioni di un paziente, vediamo un diagramma animato sullo schermo che mostra i possibili problemi con il paziente, insieme a tutte le informazioni mediche. Questo aiuta gli spettatori a comprendere le informazioni mediche nello spettacolo e anche a imparare le cose. I personaggi sono per lo più ben sviluppati, le trame sono spesso imprevedibili e c’è abbastanza trama al di fuori del contesto ospedaliero per garantire che gli episodi non si percepiscano asciutti o forzati. Tutte queste cose mantengono lo spettatore interessato e permettono di rilassarsi completamente nello spettacolo.
Info: www.rai.it
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