THE HALO EFFECT
(ottava parte).
L’influenza dell’effetto Halo nella scuola, nel mondo del lavoro e nel marketing
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Come abbiamo visto dai precedenti articoli, l’effetto alone è un concetto psicologico consolidato che i ricercatori hanno studiato e osservato in vari contesti e che può avere un impatto significativo su molteplici aspetti della vita, tra cui anche l’istruzione, il posto di lavoro e il marketing. Vediamoli…
1 – La valutazione a scuola
Esistono prove che suggeriscono che l’attrattiva percepita può portare a voti più alti a scuola, sebbene ci siano anche prove che suggeriscono il contrario. Alcune ricerche hanno collegato il riconoscimento del nome ai voti più alti a scuola. Uno studio di H. Harari e JW McDavid (1974) rivelò quanto le valutazioni degli insegnanti sul rendimento dei bambini fossero associate a percezioni stereotipate dei nomi degli studenti. Brevi saggi scritti da studenti della quinta elementare, furono stati valutati dagli insegnanti per lo studio. I nomi dei bambini, però, furono sostituiti con alcuni nomi popolari e “attraenti”, mentre altri furono sostituiti con nomi rari e “poco attraenti”. Nel complesso, lo studio fece emergere quanto i compiti con nomi associati a stereotipi positivi avessero ricevuto i voti più alti. Ciò dimostra quanto anche gli insegnanti più esperti possano cadere nella trappola dell’effetto alone, portando i loro giudizi preconcetti a oscurare le loro valutazioni.
Accade, dunque, che gli insegnanti diano voti più alti a studenti attraenti o ben educati, anche se il loro rendimento scolastico non lo garantisce. Ad esempio, un insegnante potrebbe presumere che uno studente ben educato sia anche brillante e motivato prima di aver valutato oggettivamente le capacità dello studente in queste aree. Questo pregiudizio può portare a vantaggi ingiusti per alcuni studenti e svantaggi per altri, creando una percezione distorta delle loro capacità e potenzialità. Inoltre, l’effetto Halo può influenzare l’ammissione a determinate istituti. Le università potrebbero essere più propense ad accettare studenti che corrispondono a un’immagine o a un tipo di personalità specifici, piuttosto che quelli con il miglior rendimento accademico.
Uno studio condotto nel 1968 da Rosenthal e Jacobson scoprì che gli insegnanti generalmente sviluppano aspettative nei confronti dei loro studenti basandosi non solo sui risultati scolastici ma anche sul loro aspetto fisico. Nell’esperimento, agli insegnanti furono fornite informazioni oggettive, come il potenziale accademico di un bambino, insieme a una foto di una ragazza o un ragazzo attraente o poco attraente. I risultati indicarono quanto le aspettative degli insegnanti riguardo al futuro accademico del bambino fossero significativamente associate all’attrattiva del bambino.
Un altro studio più recente fece un confronto circa l’influenza dell’attrattiva sui voti nei corsi universitari in cui gli insegnanti potevano o meno osservare l’aspetto dei loro studenti (Hernandez-Julian & Peters, 2017). I risultati indicarono che l’aspetto aveva un impatto sulla valutazione nelle classi tradizionali; gli studenti, la cui attrattiva era stata valutata superiore alla media, avevano ottenuto voti significativamente più bassi nelle lezioni online in cui gli istruttori non potevano osservare l’aspetto degli studenti.
2 – Nel posto di lavoro
L’effetto Halo può avere un impatto sull’assunzione, sulla promozione e sulla valutazione delle prestazioni sul posto di lavoro. Ad esempio, i manager potrebbero essere più propensi ad assumere o promuovere dipendenti che si adattano a una particolare immagine o tipo di personalità. Questo approccio può portare a una forza lavoro priva di diversità e non rappresentativa dei migliori talenti disponibili. Inoltre, l’effetto alone può avere un impatto sulle valutazioni delle prestazioni, poiché i dipendenti benvoluti possono ricevere valutazioni più alte, indipendentemente dalle loro effettive prestazioni lavorative.
Uno studio di Parrett (2015) esaminò l’impatto dell’aspetto fisico sui guadagni basandosi sui dati sulle mance dei ristoranti in Virginia scoprendo quanto i camerieri più attraenti guadagnassero in mance quasi $ 1261 in più all’anno rispetto alle loro controparti poco attraenti. La spiegazione principale derivava dal fatto che le clienti davano mance più alte alle donne più belle che a quelle poco attraenti. La discriminazione basata sui gusti dei clienti in questo caso contava più per le donne che per i maschi.
Inoltre, un’indagine sul livello di istruzione e sull’autovalutazione come meccanismi di mediazione per l’impatto dell’attrattiva e dell’intelligenza sulla tensione finanziaria e sul reddito sembrava indicare che l’attrattiva fisica potrebbe avere un impatto diretto e indiretto sul reddito (Judge, Hurst & Simon, 2009).
3 – L’effetto alone e la percezione del brand
Nel marketing, l’effetto Halo può influenzare il comportamento dei consumatori e la percezione di prodotti e marchi (Leuthesser et al., 1995). Ad esempio, le aziende possono utilizzare modelli o celebrità attraenti nelle loro pubblicità. Questa pratica crea un’associazione positiva tra il loro brand e le qualità desiderabili. Questo pregiudizio può portare i consumatori a prendere decisioni di acquisto basate su attributi superficiali, piuttosto che sulla qualità effettiva del prodotto o del servizio. Inoltre, l’effetto alone può influenzare la reputazione del marchio. I consumatori potrebbero giudicare le aziende dalle caratteristiche superficiali, come il logo o la campagna pubblicitaria, piuttosto che dalla qualità dei loro prodotti o servizi.
Dal momento che l’effetto alone ha un impatto significativo sul marketing e sul comportamento dei consumatori, un brand ben noto e apprezzato per un particolare prodotto o servizio, può indurre i consumatori a presumere che altre offerte dello stesso marchio siano di qualità simile. Ad esempio, se un’azienda è nota per la produzione di smartphone di alta qualità, i consumatori potrebbero presumere che anche gli altri suoi prodotti, come laptop o cuffie, possano essere di prim’ordine.
Immagine di copertina: AI di Freepilk
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