Il NeuroMarketing è principalmente legato:
- ai cosiddetti strumenti di neuroimaging cerebrale come la Magneto EnecefaloGrafia (MEG), tecnica di imaging biomedico funzionale che misura i campi magnetici prodotti dall’attività elettromagnetica dell’encefalo; le tecniche di visualizzazione dell’attività cerebrale come la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) e la Tomografia a Emissione di Positroni (PET); i sistemi di Risonanza Elettromagnetica Funzionale (fMRI, Functional Magnetic Resonance Imaging);
- agli strumenti biometrici come i sistemi di elettroencefalografia (EEG) per valutare gli stati del cervello (onde cerebrali o ritmi EEG) e di conseguenza gli stati della mente; la rilevazione di parametri fisiologici relativi alla frequenza cardiaca attraverso l’elettrocardiogramma (ECG); la monitorizzazione attraverso un biosensore della conducibilità galvanica della pelle come il Galvanic Skin Reaction (GSR) anche chiamata Attività Elettrodermica (EDA) e Conduttanza Cutanea (SC); il monitoraggio oculare in quanto metodo d’indagine della cosiddetta “oculometria” (Eye Tracking); l’analisi vocale o Layered Voice Analysis, e in alcuni casi l’Analisi dello Stress vocale; la decodifica e misurazione delle espressioni facciali (emozioni universali) attraverso l’utilizzo di software (ad esempio il FACEREADER 7.0) per la codifica tecnica dei filmati. A livello tecnico, lo strumento «scientifico» utilizzato è il FACS: Facial Action Coding System.
- ai sistemi di psicofisiologia applicata: le variazioni termiche facciali o dell’attivazione motoria legati ad aspetti emotivi, grazie ai quali vengono registrati e analizzati per tracciare il percorso emozionale e comportamentale suscitato, assimilabili al cosiddetto BIOFEEDBACK (elettromiografia EMG, vasocostrizione periferica, attività elettrodermica EDA) o NEUROFEEDBACK che implica l’utilizzo dell’EEG;