Neureka poggia dunque le sue fondamenta su concetti e si avvale di metodologie provenienti:
1. dalla Linguistica Cognitiva
2. dalle Scienze del Cervello e della Mente
3. dalle Tecniche di Comunicazione
4. dagli studi sul Comportamento Non Verbale
5. dall’Economia Comportamentale
6. Dalla Linguistica Cognitiva, lo studio dei frame, delle metafore concettuali e di quelle profonde, fino alle ricerche sul rapporto fra cervello-mente e comunicazione politica.
Noi pensiamo per immagini. La nostra comprensione del mondo dipende da frames e da metafore. (Lakoff)
7. Dalle Scienze del Cervello e della Mente (Neuroscienze, Filosofia della Mente, Psicologia) attraversando le diverse afferenti discipline specialistiche come la neurofisiologia e la neurobiologia, la “neonata” neuroestetica, la neuropsicologia e la psicofisiologia, la psicolinguistica, l’epistemologia, etc.
- Circa il 98% dei nostri pensieri non è conscia ma sta sotto il livello della coscienza (Lakoff).
- L’emisfero destro, sede dell’inconscio, è quella parte di cervello che fa cose di cui non mi accorgo (Freud).
- È il linguaggio dell’emisfero destro perché in esso l’immagine del mondo è concepita ed espressa (Watzlawick).
8. Da alcune Tecniche di Comunicazione traslate dalle Brief Therapy, dalla Programmazione Neurolinguistica, dallo stile relazionale tipico del Counseling fino alla pratica del Coaching.
In particolare, i modelli basati sulla comunicazione: attraverso l’applicazione del paradigma biopsicosociale (paradigma centrato sul cliente), il ricorso ad alcuni strumenti comunicativi ispirati alle metodiche strategiche di Milton Erickson, alla pragmatica della comunicazione di Paul Watzlawick diffusa e sviluppata in Italia da Giorgio Nardone.
Nello stato di trance puoi lasciare che la tua mente inconscia passi in rassegna il vasto deposito di cose che hai appreso, nel corso della tua vita. Ci sono molte cose che hai imparato senza saperlo. E molte delle conoscenze che ritenevi importanti a livello conscio sono scivolate nella tua mente inconscia. (M. Erickson)
9. Dagli studi di autorevoli psicologi relativamente al Comportamento non Verbale e all’espressione delle emozioni in contesti interpersonali. Il sistema di codifica delle espressioni facciali di Hjortsjö, FACS (Facial Action Codying System) diffuso e reso noto da Ekman, Friesen e Hager; nonché il modello matematico ideato da Gottman, lo SPAFF (Specific Affect Coding System), applicato alle relazioni interpersonali.
Possiamo distogliere lo sguardo da un volto, ma non possiamo sfuggire al suono di un emozione. (P. Ekman)
10. Dalle ricerche di Economia Comportamentale: in particolare su euristiche e bias (errori) che intervengono nei processi decisionali in condizioni di incertezza.
Le “valutazioni di base” svolgono un ruolo importante nel giudizio intuitivo, perché tendono a sostituire a un giudizio difficile uno più facile: è questa l’idea essenziale alla base delle euristiche e dei bias. (Kahneman)